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L'obiettivo principaleObiettivo principale dell'inventario, redatto a cura della Dott. Roberta Mele archivista sotto la direzione tecnica della Sig. Rita Silvestri, funzionario della Soprintendenza Archivistica per la Puglia, è quello di fornire uno strumento di ricerca valido per chi è impegnato in studi nel settore degli archivi, garantendo un rapido e "sicuro" accesso ad ogni dato o informazione che descriva l'attività dell'Ente nel corso del tempo. Il pretesto per effettuare le operazioni di archiviazione è stato quello di adempiere al "Progetto di pre-catalogazione con schedatura informatizzata dell'archivio storico del comune di Tricase - anno 2002", su iniziativa promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Dopo aver preso atto, con delibera di Giunta Municipale, delle comunicazioni da parte della Soprintendenza Archivistica per la Puglia, circa l'inserimento del comune di Tricase nell'elenco dei Comuni finanziati dal Ministero nel suddetto "Progetto", questo comune ha assicurato la sua disponibilità ad inserire nel bilancio il cofinanziamento previsto per tale iniziativa, nonché l'acquisto della licenza d'uso del programma ministeriale ARIANNA 2.00, "software" distribuito dalla Hyperborea s.c.r.l. di Pisa, appositamente predisposto per i lavori di ordinamento ed inventariazione archivistica. Il progetto ha previsto l'esecuzione di due piani di lavoro: il primo, finanziato dal Ministero, ha riguardato, a partire dal luglio 2002, il riordinamento ed inventariazione sommaria della documentazione storica; il secondo, finanziato dal comune di Tricase e svoltosi nei mesi di novembre 2002 - aprile 2003, è consistito nella prosecuzione e completamento degli stessi lavori di riordino della documentazione storica, mediante schedatura analitica delle singole pratiche, e, di sèguito, nell'informatizzazione dei dati ottenuti. L'Archivio storicoL'Archivio storico comunale si è presentato, nella fase iniziale delle operazioni di archiviazione, sommariamente ordinato per serie omogenee e condizionato in buste, all'interno delle quali la documentazione era in parte contenuta in fascicoli, in parte, inserita direttamente nelle buste, talvolta rispettando il criterio d'ordine "per anno", talvolta ammassata alla rinfusa. Per quanto riguarda la serie del carteggio generale, da un primo controllo del materiale presente in ogni busta, si è constatata una mescolanza, relativa a un notevole numero di faldoni, tra documentazione pre-unitaria, post-unitaria e di deposito. Successivamente, si è passati all'analisi di ogni unità archivistica presente in ciascuna busta, al fine di verificare che vi fosse corrispondenza tra segnatura di copertina e contenuto. Da un confronto con la scheda dell'ultimo censimento effettuato dalla Soprintendenza Archivistica nel gennaio 1996, è emerso che è stata dunque realizzata una ricostruzione completa dell'Archivio pre-unitario: dopo una distinzione della documentazione per materia, per argomento e per unità archivistiche, si è passati a fornire la stessa di una numerazione progressiva chiusa per i fascicoli, degli estremi cronologici e, infine, della identificazione analitica del contenuto. Per l'Archivio di epoca post-unitaria, si è provveduto dapprima al reperimento ed identificazione delle serie dei registri sia contabili che amministrativi e delle deliberazioni del Consiglio e della Giunta; il riordinamento del carteggio generale realizzato di seguito, è consistito innanzitutto in un recupero di tutte le carte dell'Archivio storico: per ottenere ciò, si è reso necessario un accurato controllo di tutta quanta la documentazione presente nel locale di archivio: ne è risultata una netta distinzione tra carte storiche e di deposito. Visto che la documentazione posta all'interno delle buste si presentava ordinata, eccetto qualche caso sporadico, nel rispetto delle categorie di appartenenza, si è passati alla distinzione in classi delle stesse e, di seguito, alla schedatura delle stesse, precedentemente ricostruite in base al principio di "provenienza", che è una sintesi tra Ufficio di provenienza dei documenti e materia di questi. Relativamente alla documentazione sciolta, posta direttamente nelle buste poichè non fascicolata, la ricostruzione delle singole pratiche è stata effettuata sulla base delle segnature archivistiche presenti sulle carte. Si è proceduto poi all'inserimento di ognuna delle stesse pratiche in una camicia, sulla cui facciata, in alto a destra, si è riportato il numero di posizione del fascicolo, mentre al centro, il nome della classe di appartenenza e le date estreme. Per la documentazione che si presentava, invece, già suddivisa in classi e fascicoli, si è proceduto più semplicemente all'attribuzione delle date estreme e del numero d'ordine sulla copertina di ognuno dei fascicoli, oltre all'indicazione dettagliata del contenuto delle stesse. La condizionatura finale ha fornito all'Archivio storico un assetto omogeneo: sul dorso di ogni busta sono stati riportati il nome del fondo, della serie e categoria di appartenenza, i numeri estremi relativi alla posizione dei fascicoli, le date estreme della documentazione ivi contenuta ed, infine, il numero di corda della busta. Il riordinoAl termine delle attività di riordino, il carteggio è consistito in una serie unica, suddivisa in categorie e classi e provvista di numerazione unica progressiva per i fascicoli e le buste. L'Archivio storico comunale è attualmente organizzato in 3 sezioni: pre-unitario, post-unitario e dello "Stato civile". L'Archivio pre-unitario consta di 25 registri relativi alle serie delle "Deliberazioni originali del Decurionato" , "Liste di leva" , "Elenchi degli inscritti chiamati a concorrere alla leva di mare", cui si aggiungono le "Copie delle deliberazioni originali del Decurionato" in fascicoli sciolti, ed infine, 10 fascicoli relativi alla serie del "Carteggio". L'Archivio post-unitario (1861 - 1980) è composto da serie omogenee di atti, ossia, dalle serie chiuse dei registri ,alla serie del carteggio generale, anch'essa chiusa, consistente di 186 buste e 2586 fascicoli. L'Archivio dello "Stato civile" (1809 - 1964) consta complessivamente di 422 registri. Le operazioni di riordinamento hanno riguardato, oltre alla documentazione propria del Comune, anche i cosiddetti "Fondi aggregati" all'Archivio comunale, vale a dire quelli relativi agli Enti ormai estinti dell'Ufficio del Giudice Conciliatore, della "Congregazione di Carità e Opere Pie", del Consorzio Veterinario, della Commissione Elettorale Mandamentale (C.E.M.), cui si aggiunge, infine, l'archivio privato dei Principi Gallone. Le carte degli "Archivi aggregati" sono conservate attualmente nello stesso locale dell'Archivio storico: in base all'art. 30.4 del D.L.29 ottobre 1999, n. 490 "Testo Unico delle disposizioni legislative in materia i beni culturali e ambientali", è previsto il versamento degli atti della "Congregazione di Carità" e della "Conciliazione" all'Archivio di Stato provinciale. Per tali fondi è stato previsto un tipo di ordinamento "sommario", al fine di ottenere un elenco di consistenza per ciascuna serie. L'inventario è corredato, di un indice analitico finale, con l'indicazione di ciascuna delle serie, categorie e classi dei rispettivi fondi descritti. Per la consultazione dell'inventario relativo all'Archivio storico comunale, redatto a cura della Dott. Roberta Mele, rivolgersi a: Sede municipale di Tricase (pal. Gallone), Uff.segreteria del Sindaco. Articolo a cura dell'Archivista Dott. Roberta Mele Ultima modifica del 11/03/2011 (16:38)
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