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Il Giudice MastrangeloCredo che sia una delle poche fiction interamente girate nel Salento, quella del Giudice Mastrangelo, in onda sulle reti Mediaset in questo periodo, sul finire del 2005. Come in molti saprete, è la storia di un procuratore della Repubblica (Diego Abatantuomo) che, dopo aver trascorso 15 anni a Milano, a seguito di un trasferimento, ritorna nella provincia, Lecce, che lo ha visto ragazzino. In un primo momento ho avuto la paura che potesse trattarsi di film come "La piovra" o tanti altri lungometraggi trasmessi in TV negli anni 70/80 in grado di falsare la realtà dei luoghi e di trasformarla ad arte per fare "spettacolo" con storie di mafia e malaffare. Ma fortunatamente, non è così. Sin dalle prime scene è stato possibile constatare che si è cercato di dare un'idea quasi turistica dei luoghi; molto spazio nelle scene è dedicato al Salento, alla sua gente, ai suoi posti, probabilmente unici. La trama si rivela quella di un film poliziesco leggero, a volte umoristico e velato di rosa... Ma, mi compiaccio a dirlo, il protagonista è il Salento; è emozionante vedere con gli occhi del regista e, per riflesso, con quello degli interpreti, come si presenta la nostra Terra: un luogo sicuramente ospitale, piacevole. Alcune imprecisioni...Personalmente, mi lasciano perplesso alcune libertà che la produzione ha voluto prendersi, probabilmente dettate da esigenze di realizzazione. Molti interpreti hanno un accento spiccatamente di Terra di Bari e solo le comparse hanno il caratteristico accento salentino, molto diverso da quello del nord della Puglia e più vicino, come sonorità, a quello della Sicilia orientale. Nonostante tutto, è da apprezzare lo sforzo di alcuni (tra cui l'autista del giudice, Antonio Catania) di esprimersi nel nostro dialetto, riuscendoci, anche, abbastanza bene! I luoghi...Contrariamente da quanto si fa credere nel film, la sede della procura non è a Lecce ma in un paese a poca distanza da Otranto e Maglie (circa 25 Km da Lecce): Muro Leccese; il palazzo è quello destinato, da poco, al locale museo cittadino. Recenti scavi archeologici hanno portato alla luce, proprio sotto l'edificio, l'esistenza di una strada ed edifici di epoca messapica (circa 2500 anni fa). La casa con la bella terrazza, dove il giudice abita insieme alla sorella, è a Castro, a pochi km da Leuca; le prime puntate del film hanno avuto storie ambientate proprio qui, tra Castro e Santa Cesarea Terme.Ad esempio, nell'episodio del suicidio dal ponte (il ponte era quello del Ciolo, nel comune di Gagliano del Capo) si faceva credere che, dallo stabilimento balneare (a Santa Cesarea) era possibile giungere al ponte del Ciolo (Gagliano) passando per la Grotta Zinzulusa (a Castro): un bel giro! Sono 15 chilometri di incredibile litoranea! Beh, del resto, si tratta di Fiction... Documento creato il 30/12/2005 (10:55)Ultima modifica del 18/03/2011 (15:25) Area di StampaFortune Cookie...Nemico diviso, mezzo vinto |
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