INFORMATIVA: Questo sito utilizza solo cookie tecnici per migliorare l'uso dei servizi da parte dei suoi utenti. Se vuoi saperne di più clicca qui. Se accedi a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all'uso dei cookie.
   
 

Giovedì
25 Apr 2024

San Marco Evangelista

Luna: 2 gg dopo
Luna Piena

A buon cavallo non manca sella
Meteo nel Salento: temp. 13 °C, Umid. rel. 67%, Scirocco (6.69 m/s, Vento moderato), press. 1003 hPa
 
 Home » Uno sconosciuto!
Contatta Japigia.comJapigia e' su facebook: clicca mi piaceSegui Japigia su TwitterRSSNews FeederCerca sul Circuito Japigia

Uno sconosciuto!

Come è cambiato l'olio nel tempo

Nel periodo in cui i motori delle auto partivano con le manovelle, l'olio lubrificante era di tipo minerale e aveva un'elevata viscosità per ottemperare ad un altro compito. Infatti, oltre a lubrificare, l'olio doveva assolvere il compito di riempire gli spazi dovuti alle tolleranze di lavorazione. Gli accoppiamenti tra canne e pistoni e tra perni albero motore e bronzine, avevano giochi maggiori rispetto ad oggi, per la differente lavorazione, eseguita con macchinari molto meno sofisticati e precisi rispetto a quelli di oggi, e per la metallurgia dei materiali impiegati.

La potenza ed il regime di rotazione dei motori di allora, erano bassi, per cui l'olio riusciva a svolgere l'indispensabile funzione di spesso cuscinetto tra le superfici a contatto.

I piccoli trucchi...

I miei colleghi con i capelli bianchi, ricorderanno sicuramente che, a quei tempi, la qualità dell'olio veniva valutata attraverso la consistenza di una goccia, prelevata a caldo, direttamente dall'astina del livello olio, e sfregata tra pollice e indice. Questo oggi non serve più e, con il passare del tempo, le tecniche di lavorazione dei materiali sono notevolmente migliorate, tanto che già alla fine degli anni cinquanta, i costruttori avevano individuato i vantaggi di un lubrificante meno viscoso. Si tenga presente che, una vettura del primo decennio del 1900, impiegava un olio con viscosità SAE (Society of Automotive Engineers) 50 o 60 durante la stagione estiva, mentre negli anni 60, la viscosità SAE, era scesa a 30 o 40 in base alle temperature dell'ambiente in cui veniva utilizzata. Sui motori diesel veniva utilizzato un olio con indice SAE leggermente più alto.

Gli ultimi trenta anni

Le tecniche di lavorazione e la moderna metallurgia hanno permesso di costruire motori sempre più efficienti con regimi di rotazione e potenze specifiche in crescita. Tuttavia nelle zone montane e nei paesi freddi, rimaneva il problema delle partenze a freddo. L'olio minerale non riusciva a garantire la necessaria scorrevolezza alle temperature invernali, causando non pochi problemi d'usura ad ogni avviamento. Per questo motivo negli anni 70, l'industria chimica ha messo a punto le basi sintetiche, che, abbinate ad oli minerali, permettevano di ottenere bassa viscosità a freddo senza compromettere quella necessaria alla temperatura di esercizio. Nacquero, così, i lubrificanti multigradi in grado di offrire una maggiore flessibilità d'uso.

Tuttavia, dagli anni 70 ad oggi, la situazione è ulteriormente cambiata. La crisi petrolifera ha preteso una riduzione nei consumi, che ha portato a studiare linee aerodinamiche con riduzione dell'aria di raffreddamento, che entra attraverso calandre sempre più strette.

Questo ha provocato un notevole innalzamento della temperatura di esercizio, passata da 80 gradi a ben 120-130, la diminuzione della capienza della coppa olio e un numero di accessori maggiore che, a sua volta, che produce altro calore. Questa situazione ha indotto i produttori a migliorare l'olio.

Negli anni 80, la "quota di additivazione" (cioè la quantità di elementi sintetici aggiunti alla base dell'olio) è cambiata sia quantitativamente che qualitativamente. La base, minerale o sintetica, viene integrata con circa l'8% di additivi sintetici (antiusura, disperdenti, detergenti e antiossidanti). Oggi, a distanza di appena vent'anni, l'olio è stato ulteriormente migliorato, a causa dell'introduzione delle "punterie idrauliche" che hanno bisogno di un olio più fluido.

L'olio migliore per i moderni motori

Per tutto ciò nei moderni motori è consigliabile usare oli sintetici o "semisintetici" con gradazioni SAE 0 W 30 - 5 W 40 - 10 W40. Quanto più bassa è la prima cifra dell'indice SAE, tanto migliore sarà la lubrificazione alle basse temperature o nel primo avviamento con motore freddo, poiché una bassa viscosità permette all'olio di raggiungere rapidamente tutti i punti da lubrificare, diminuendo l'usura delle parti in movimento. Unico neo è l'aumento del consumo di olio lubrificante a causa, appunto, della sua maggiore fluidità.

In conclusione, se il motore è in ottime condizioni, usando olio sintetico, si avrà una maggiore durata e consumerà meno carburante. Sui motori "new generation" del gruppo Audi/Volkswagen, ed, in particolare, sui turbo diesel con sistema di iniezione costituito da un iniettore-pompa per ogni cilindro, consiglio di usare tassativamente l'olio prescritto dal costruttore, e, in particolare, quello con gradazione SAE 0 W 30, con alto potere detergente, al fine di evitare la formazione di strati di morchie, che andrebbero a pregiudicare il corretto funzionamento del sistema di iniezione, diminuendo la tolleranza, già esigua, tra albero a cammes e comando pompe di iniezione del gasolio.

Queste informazioni sono offerte da:

Elio D'Amilo
Officina meccanica, Elettrauto
Sito Web: http://www.salentoaziende.it/damilo/.
Documento creato il 08/03/2004 (19:17)
Ultima modifica del 09/06/2007 (09:42)

Fortune Cookie...

Ciò che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla
No al ritorno del nucleare!
Japigia di Paola Beatrice Arcano, Casarano (Lecce)
Realizzazione siti Internet, Portali, Grafica computerizzata e servizi turistici.
E' vietato il plagio, anche parziale, dei contenuti del sito.
Per informazioni, contatti, suggerimenti: Contattateci!
Copyright e info legge 62/01 - Privacy e Cookie
Partita I.V.A 03471880752 - R.E.A. CCIAA Le/224124