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Cerceto

Torri e masserie

masseria cerceto cannole

Il Salento, oltre alle torri costiere, baluardi d'avvistamento del pericolo proveniente dal mare, ha anche altri monumenti interessanti, segno di un passato contadino che doveva convivere con il pericolo rappresentato dalle continue scorrerie di turchi e pirati: le masserie fortificate.

A Cannole, vicino Otranto

A poca distanza da Cannole, paese di poco più di 1500 anime ad una decina di Km da Otranto, sorge una masseria fortificata di eccezionale interesse storico: Cerceto. Al luogo si fa riferimento nei documenti antichi con il nome di Cercetum, etimologia di chiara derivazione latina che significa querceto. In effetti, il Salento fu ricoperto, per secoli, da folti boschi di querce dei quali oggi, purtroppo, resta ben poco.

masseria cerceto cannole

Per trovare il luogo, tra le pinete che oggi lo circondano, è necessario lasciarsi alle spalle la chiesetta della Madonna di Costantinopoli e proseguire lungo la strada asfaltata; una stradina sterrata, che incontreremo dopo poche centinaia di metri, ci porterà quasi alle spalle del monumento. Alla sua destra è possibile percorrere l'antica e tortuosa strada che, in un tempo ormai lontano, poneva in comunicazione i casali dei dintorni con Cerceto, certamente, nell'alto medioevo, il più importante di queste contrade.

La tortuosa stradina ci porta proprio all'ingresso principale: un grande portone, ora protetto da un'inferriata, ci introduce nel recinto segnato dal muro perimetrale. Su un lieve innalzamento del terreno, fa bella mostra di sé l'imponente costruzione della masseria.

Un antico casale medioevale

masseria torcito cannole masseria cerceto cannole

Sull'arco dell'ingresso principale un blocco di arenaria reca la probabile data della sua costruzione: il 1274, in periodo Angioino. Tuttavia è facile ipotizzare che la costruzione, ben protetta, facesse da scudo a gran parte del contado. L'antica strada che abbiamo davanti è segnata dai solchi lasciati, nei secoli, dai carri che l'hanno percorsa; è, anche, disseminata di buche circolari scavate nella tenera roccia sedimentaria: si tratta di depositi per le derrate alimentari che, probabilmente, un tempo non erano certamente per strada, fuori dal portone!

Più in là, i depositi per le derrate lasciano il posto a ciò che resta di antiche sepolture, probabilmente di epoca medioevale, ultima dimora degli abitanti di questi luoghi.

La vicinanza con Otranto, la città più importante, e la fertilità di questi luoghi aveva portato molta gente a vivere qui sin da tempi molto antichi quando Cannole e molti dei paesi vicini, probabilmente, non esistevano ancora.

Entriamo nella storia!

masseria cerceto cannoleMa varchiamo, finalmente, il portone ed accediamo alla masseria. Nel corso del tempo l'antico casale si è adattato, trasformandosi, in ultimo, in un semplice riparo per uomini ed animali. Il centro del cortile era, probabilmente, destinato a radunare le greggi che, con molta probabilità, trovavano riparo negli ovili lungo il muro di recinzione. Gli uomini trovavano alloggio, invece, nell'edificio principale e, in caso di pericolo, ai piani superiori o, addirittura, sul tetto: qui, grazie alle caditoie, potevano difendersi lanciando sugli attaccanti pietre o altri oggetti.

Il nucleo principale di Cerceto è stato, quindi, più volte rimaneggiato; non è facile riuscire a scorgere l'edificio principale ma, probabilmente, è la parte centrale di quello attuale, provvista di una evidente colombaia sulla facciata; ad essa, probabilmente intorno al 1400 è stata aggiunta una seconda torre e si è provveduto a rendere scarpata la base, probabilmente per far fronte alle armi da fuoco che, in questo periodo, cominciavano a divenire più diffuse. Forse in questo stesso periodo fu modificato il coronamento terminale, aggiungendoci le caditoie a protezione di ogni ingresso ed i bei fregi a mo' di beccatelli sopra i quali corre il muro di coronamento.

Altri rimaneggiamenti sono stati fatti qualche secolo dopo. Come è possibile leggere sulla trave della porta di ingresso più grande del primo piano, siamo nel 1657: da sette anni Cerceto era divenuto proprietà della famiglia Personè, feudatari di Cannole. Francesco Personè, quinto signore di Cannole, acquistò il feudo il 20 Maggio 1650.

In questi anni le incursioni dei turchi erano divenute meno frequenti: furono, così, aperte le porte nel muro del piano terra e costruita una grande scala esterna alla costruzione che porta al primo piano dove, ora, trovava alloggio il nuovo proprietario di queste fertili campagne.

All'interno

L'interno della costruzione è semplice, fatto di pochi ambienti. Nel tetto del pian terreno è ancora possibile vedere la botola -ora cieca- usata per salire ai piani superiori prima della costruzione della scala esterna, mediante una scala a pioli che veniva prontamente rimossa in caso di pericolo.

Il primo piano è anch'esso molto semplice: solo due stanze rese più confortevoli, però, dalla presenza di due caminetti e dall'accesso ad un ampio terrazzo. Da qui è possibile scorgere il bellissimo panorama circostante, dove la fanno da padrone un gran numero di alberi di olivo e pino d'Aleppo.

Anni 90: finalmente il recupero

masseria cerceto cannole

Ma Cerceto non è sempre stato così. Nei secoli ha visto fiumi di gente passare lungo la sua tortuosa stradina; ha conosciuto le armate di Guglielmo il Malo, i turchi e, probabilmente, i pirati saraceni. Ma questi erano ben poca cosa nei confronti della trascuratezza degli uomini moderni. Per anni la masseria e la sua storia sono rimaste dimenticate nella loro campagna. Fortunatamente, sul finire del secolo scorso il grande e laborioso recupero.

La provincia di Lecce, proprietaria di questi luoghi ha, finalmente, deciso di investire per il recupero e la rivalutazione di questo incredibile patrimonio storico che sarà la nostra eredità per le future generazioni. Oggi il parco del Cerceto e la sua antica masseria sono meta di turisti ed escursionisti; l'edificio è spesso sede di convegni e manifestazioni ed un ufficio di informazione turistica, nei mesi estivi, da le informazioni sul luogo a chi capita da queste parti.

Documento creato il 04/12/2006 (08:56)
Ultima modifica del 07/03/2011 (19:18)
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Japigia di Paola Beatrice Arcano, Casarano (Lecce)
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