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Gallipoli ha un nuovo MuseoE' stato inaugurato la sera del 12 Luglio 2004 alla presenza del Sindaco di Gallipoli, dei rappresentanti della Provincia di Lecce, della Regione Puglia e del Vescovo della Diocesi di Nardò Gallipoli, Mons. Caliandro, la sede di Gallipoli del Museo Diocesano. La nascita di un museo è sempre un evento importante, sia per la cultura che per la possibilità di sfruttare lo stesso turisticamente; non per nulla è stato scelto il periodo estivo e la sede (Gallipoli). I Musei DiocesaniUn museo diocesano nasce per dare una giusta collocazione e, contemporaneamente, anche una degna protezione, a tutte quelle opere, spesso di pregio, che a causa di mutate caratteristiche architettoniche delle sedi che le ospitavano o per mutate esigenze liturgiche, non vengono più utilizzate. L'aggettivo "diocesano", poi, indica l'ampio respiro della struttura, che non è legata alle opere della sola sede che la ospita (ad esempio, Gallipoli o Nardò) ma prevede di raccogliere elementi da varie chiese e santuari della Diocesi. Il museo ha così proprietà ecclesiastica, ma la sua funzione nell'ambito della comunità non è solo pastorale o ecclesiale ma, anche e soprattutto, culturale; permetterà ai visitatori di conoscere la religiosità di coloro che ci hanno preceduto in questa splendida regione. Un po' di storiaPossiamo dire che i musei diocesani sono un'espressione recente della necessità di raccogliere e tutelare i reperti di proprietà della Chiesa che altrimenti potrebbero non avere una adeguata protezione. La loro idea nasce, infatti, nel corso del XX Secolo, contrapponendosi alle ben più antiche istituzioni dei musei dei santuari e delle cattedrali (i famosi "tesori"), concepiti sin dai primi secoli della Chiesa. In particolare il Museo della Diocesi di Nardò Gallipoli nasce nel 1983, da una felice intuizione del vescovo di allora, Mons. Aldo Garzia. A quel tempo le due diocesi erano ancora separate; pertanto, la costituzione del museo riguardò solo Nardò. L'anno seguente, a seguito dell'unificazione delle due diocesi, l'idea della realizzazione fu estesa anche a Gallipoli. La sede scelta per il ramo gallipolino del museo è il pregevole seminario attiguo alla cattedrale di Sant'Agata, nel centro antico di Gallipoli. Edificio barocco, realizzato nel decennio tra il 1651 e 1660 ad opera dei vescovi Branconi e Savastano, era stato abbandonato a partire dalla seconda metà degli anni 70 dell'ultimo secolo. Negli ultimi anni è stato sottoposto ad un'attenta opera di restauro, in modo che divenisse la decorosa sede di un'istituzione così importante. Cosa vi è espostoSpecifichiamo che la Cattedrale ed il Seminario sono due parti dello stesso museo. Mentre il seminario raccoglie calici, busti e cartapeste, paramenti sacri che hanno fatto la storia della Chiesa gallipolina tra il 1600 ed il 1900, la Cattedrale raccoglie le opere pittoriche di importanti maestri tra i quali citiamo il Coppola, il Catalano ed il De Mura che costituiscono parte integrante dell'interno dell'edificio sacro. Sicuramente non è stato facile, per gli esperti, scegliere le opere da esporre nelle varie sale del seminario, anche a causa del gran numero di reperti conservati nella Diocesi, una delle più piccole ma, contemporaneamente, più ricche nel panorama religioso pugliese. F. M. Japigia.com Ultima modifica del 14/02/2014 (19:41) Area di StampaUltimi aggiornamenti...Fotorassegne |
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