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Muro Leccese è una cittadina alle porte di Maglie. E' nota ai più come tranquillo paese di provincia che come antichissimo centro messapico.

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Il Museo di Borgo Terra

Un nuovo museo nel Salento

Muro Leccese è una semplice cittadina alle porte di Maglie. E' nota ai più come tranquillo paese di provincia che come antichissimo centro messapico.

museo di muro leccese

Studi recenti, infatti, hanno dimostrato che la grandezza di Muro va oltre quella ben più nota di città, come, ad esempio, Ugento o Manduria. Muro era grande ed importante. Probabilmente, alcune scelte fatte dagli antichi abitanti contro i Romani durante la loro conquista del Salento furono tra le cause che portarono alla sua fine ed al suo, definitivo, oblio.

Ma i recenti studi e, soprattutto, gli scavi eseguiti per il restauro dell'antico palazzo appartenuto ai Protonobilissimo (ora noto come Palazzo del Principe), ha portato alla luce tali e tanti reperti da portare alla creazione di un piccolo museo seguito, con cura ed attenzione, dall'Università di Lecce.

Nel 2004, infatti, vede la luce il Museo di Borgo Terra; inizialmente accolto con un po' di diffidenza dagli abitanti, ma fortemente voluto dall'amministrazione locale, il nuovo museo raccoglie molti reperti venuti alla luce durante le opere di restauro.

Entriamo nel Museo

museo di muro leccese

L'accesso alle aree museali è consentito da una piccola porta a sinistra di uno degli ingressi principali; una piccola reception accoglie i turisti che, incuriositi, accedono per la prima volta ai locali. A destra, un'altra porticina li guida in un atrio più grande e da qui in un immenso salone un tempo adibito a stalla per i cavalli del principe; un plastico di quello che era Muro nel Medioevo fa bella mostra di se al centro della stanza. Il piccolo centro abitato, costituito da non più di 600 persone era cinto da imponenti mura, volte a difenderlo dalle probabili e frequenti incursioni di turchi e pirati saraceni.

I due lati più grandi del salone sono ancora occupati dalle mangiatoie e dagli abbeveratoi, realizzati in pietra leccese ed ora adibiti a piccole vetrine allestite per mostrare al pubblico alcuni reperti ritrovati durante i lavori di sistemazione del palazzo principesco.

Si tratta, in prevalenza, di testimonianze del luogo, piccole tracce di una vita lontana, recuperate grazie alla cura degli archeologi; ci sono resti di ceramica e porcellana, alcune semplici altre curate e ricche di colori. Ad esse si aggiungono i resti del cibo, dei pasti consumati tra le mura del castello dai suoi abitanti. Alcuni teschi di gatto, conservati in una delle teche, sono la testimonianza che, forse, in quei tempi lontani, la vita non doveva essere, poi, molto diversa da quella di un casale di campagna dei giorni nostri.

Documento creato il 27/08/2007 (20:22)
Ultima modifica del 09/03/2011 (18:53)
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