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I graffiti rupestri

I graffiti rupestri

Nella grotta del Crocefisso, in alto e nei pressi dell'ingresso alla grotta naturale, vi è la presenza di graffiti a linguaggio scudiforme.

Detti graffiti, furono scoperti da Antonio Piccinni in una sua visita alle grotte del Crocifisso durante gli scavi effettuati dall'Università di Lecce sotto la guida del professor G. Cremonesi nella vicina grotta della Trinità. C'è da precisare che nello stesso sopralluogo, sempre il Piccinni rinvenne, nei pressi della grotta della Trinità un'amigdala del presumibile periodo dell'archeulano arcaico, reperto consegnato al museo paletnologico di Maglie e che al momento risulta irreperibile.

Armati di una fotocamera digitale si decise di restituire fotograficamente quei segni ormai scoperti da più di un trentennio. Bisogna precisare che nel lasso di periodo tra il loro primo rinvenimento e la nostra ricerca di documentazione, qualche "mano pietosa" desiderosa di "pulizia", dopo aver fatto scempio, sempre con la stessa tecnica, nella Chiesa di Casaranello, aveva pensato bene di imbiancare a calce tutte le pareti della grotta di Santa Costantina o del Crocefisso, quindi tutte le eventuali tracce di colore sono andate irrimediabilmente perse.

Anche se armati di buona volontà le riprese fotografiche, sia con l'uso del flash che senza, si rivelarono difficili da eseguire, in quanto la superficie bianca della pietra, per giunta imbiancata, rifletteva il bagliore facendo scomparire i segni sulla roccia. Solo dopo molti tentativi e con i consigli dell'amico inglese Mister Joe Ferelli, si riuscì nell'impresa, con l'uso di una lenzuolo bianco, posto all'esterno della grotta a far riflettere nell'interno la luce solare.

I graffiti, finalmente erano stati fotografati, ma una volta montati, analizzati, ed evidenziati su personal computer con l'uso del programma Photoshop la sorpresa (fig. 8, 9, 10, 11, 12).

graffiti rupestri
(Fig. 8 graffiti rupestri)

Una figura umana filiforme in atteggiamento danzante veniva fuori al di sopra del secondo scudo! E al fianco di questa un'altra figura umana e poi un'altra ancora e sempre ricavate con un tratto differente e più rozzo delle rappresentazioni scudiformi. Sorpresi da questo rinvenimento abbiamo continuato a fotografare tutte le pareti della grotta del Crocefisso e di Santa Costantina, oltre le altre grotte vicine ed il risultato è stato sorprendente: quelle che sino ad ora si reputavano delle semplici fratture della roccia, altri non erano che infinite sovrapposizioni stratigrafico-storiche di disegni!

Oltre ad altre rappresentazioni scudiformi sparse per le pareti della grotta. Inizialmente pensavamo di essere stati presi da eccessivo entusiasmo e di vedere segni e graffiti in ogni tratto della grotta, ma a confortarci ci fu uno studioso locale che ci fece notare che la casualità poteva benissimo esistere, ma non in caso di ripetitività del segno, e molti segni sulle "nostre" pareti in effetti venivano ripetuti sino a tre-quattro volte.

graffiti rupestri
(Fig. 9 graffiti rupestri)

Come si può ben vedere nell'immagine che segue, la varietà e la quantità dei segni è enorme.

Non eravamo ancora pronti a dare ufficialmente la notizia del rinvenimento, anche perché consideriamo di essere ancora all'inizio di un lungo lavoro di catalogazione dei segni, ma le insistenze del carissimo amico Totò Inguscio hanno fatto sì di diffondere anzitempo le prime immagini e le prime elaborazioni del nostro lavoro.

graffiti rupestri
(Fig. 10 graffiti rupestri)graffiti rupestri
(Fig. 11 graffiti rupestri)

Grotta del Crocefisso - Pu 990 Ruffano Lecce

graffiti rupestri
(Fig. 12 Locazione graffiti rupestri)

Emanuela Rossi, Salvatore Inguscio, Domenico Lorusso, Stefania Pulli, Giuseppe De Nuzzo

Gruppo Speleologico Leccese 'Ndronico, via Regina Isabella, 7 -73100 Lecce - Gruppo Speleologico Ruvese, via Romanello, 31 - 70037 Ruvo di Puglia (Ba) - Gruppo di Ricerca pinodenuzzo.com

Note: le foto di fig. 3,4,5,6,7,14,15,16 e 17 sono di Mimmo Lorusso. Le foto di fig. 8,9,10,11, sono di Luciano Margari.

Articolo concesso da Emanuela Rossi e Salvatore Inguscio

Documento creato il 07/04/2006 (12:33)
Ultima modifica del 16/03/2011 (16:48)

 

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