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Un grande scienziatoCosimo De Giorgi nacque il 19 Febbraio del 1842 da Felice e Vincenza Marcucci. Ben presto fu mandato a Martano dove ebbe la prima istruzione, distiguendosi per vivacità e capacità di apprendimento. Nel 1852, ad appena 10 anni, entro nel Real Collegio di San Giuseppe di Lecce e fu avviato allo studio delle scienze. Fu in questi anni che conobbe Pietro Palumbo, futuro storico di Lecce, col quale strinse una fraterna amicizia. Terminati gli studi liceali nel capoluogo salentino, il De Giorgi cominciò quelli universitari, laureandosi nel 1864, a soli 22 anni, in medicina presso l'Università i Pisa, dove si era iscritto nel 1861. Due anni dopo ottenne l'abilitazione alla professione medica e la specializzazione in chirurgia. Dopo la laurea...Purtroppo la morte del padre e degli zii, avvenuta a causa di una grave epidemia di colera, lo costrinse a rientrare in Provincia ed a sospendere la scuola di specializzazione. Si stabilì, quindi, a Lecce dove cominciò ad esercitare la professione medica e ad insegnare, seppur privatamente. Nel 1870 ottenne la cattedra per l'insegnamento di scienze naturali presso la Scuola Tecnico-Normale di Lecce. Ben presto gli impegni aumentarono, grazie, anche, alla sua particolare attenzione per la società che lo circondava. All'insegnamento si aggiunsero cariche importanti che lo portarono a divenire, nel 1868, componente della Commissione conservatrice dei Monumenti di cui era animatore e sostenitore il duca Sigismondo Castromediano. Gli studi: la meterologia e i terremotiGli anni che seguirono furono fervidi di osservazioni e di lavori. In questo periodo scrisse e pubblicò "Dei mezzi più opportuni per migliorare l'agricoltura nel circondario di Lecce", realizzò la prima esplorazione geologica di Terra d'Otrando studiando la collina di Specchia e costruì, nella sua propria casa, un osservatorio meteorologico. Questo primo osservatorio gli permise di effettuare dettagliate osservazioni sulla natura del tempo nella nostra Provincia e fu il precursore di una vera e propria rete di ben 19 osservatori sparsi in tutta la vasta provincia di Terra d'Otranto. Fu, in assoluto, il primo, scientifico tentativo di osservazione pluviometrico/meteorologica, che poteva contare su importanti impianti come quello del seicentesco campanile di S. Francesco della Scarpa e quelli di Gallipoli, Castellaneta, Taranto, Martano e Ruffano, solo per citarne qualcuno. Ma il desiderio di conoscenza non si fermò qui. In questi stessi anni, cominciò a catalogare e studiare le rocce, i fossili e l'idrografia della sua amata Terra, i cui risultati servirono come basi scientifiche per la realizzazione dell'Acquedotto Pugliese, il più grande d'Europa. Si interessò anche di sismologia, effettuando osservazioni e studi sui movimenti tellurici che avevano fatto tremare il Salento dal Medioevo sino ai suoi tempi. Arrivano i Bozzetti di viaggioLe lunghe ricerche geologiche e le continue esplorazioni lo portarono ad avvicinarsi ai numerosi monumenti della Provincia che egli immortalò in un'opera unica per la Terra d'Otranto: i "Bozzetti di Viaggio" che videro la luce tra il 1882 ed il 1888. I "Bozzetti" sono un'opera monumentale e dettagliata, un ritratto armonioso del Salento sul finire del secolo scorso e appena dopo l'Unità d'Italia. Essi, ben presto, divennero l'opera che più d'ogni altra fecero del De Giorgi la personalità più ammirata ed il cittadino più eminente della terra d'Otranto. Cosimo De Giorgi si spense a ottant'anni nella sua Lecce, il 2 Dicembre del 1922. Documento creato il 31/03/2004 (13:42)Ultima modifica del 15/03/2011 (18:34) Area di StampaFortune Cookie...Chi ben si guarda, scudo si rende |
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