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14 e 16 febbraio 2010Comune di Martignano, unione dei comuni della grecia salentina, parco turistico culturale Palmieri, Proloco “A. Martano” Martignano, amici de lu Paulinu presentano il xxxi° Carnevale martignanese e XXV° della Grecìa Salentina sfilata di carnevale domenica 14 febbraio 2010 a martignano ore 14 largo convento la morte te lu paulinu 20 anni ca lu paulinu more! martedi' 16 febbraio a martignano dalla mattina alla sera! Domenica 14 febbraio a Martignano sfilata di carnevaleIl Carnevale della Grecìa Salentina, giunto nel 2010 alla XXV edizione, è una manifestazione collettiva organizzata dal Comune di Martignano, con il patrocinio dell'Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e la collaborazione del Parco Turistico Culturale Palmieri e della Proloco “Antonio Martano” di Martignano. Coinvolge i Comuni dell'area grika del Salento e chiunque voglia partecipare con carri allegorici, gruppi mascherati, musica, danza, teatro e spettacolo. E' finalizzato alla conservazione dell'identità culturale e linguistica dell'area in cui si svolge e a favorire momenti di scambio, divertimento, socializzazione e integrazione culturale. Come Carnevale Popolare Martignanese si svolge da 31 anni. Il Carnevale della Grecìa Salentina:
Alle ore 13.30 carri e gruppi mascherati provenienti da diversi comuni limitrofi si concentrano presso il Largo Convento. Qui ci si potrà iscrivere gratuitamente alla categoria carri allegorici o gruppi mascherati e partecipare alla sfilata che mette in palio ricchi premi in denaro. Alle 14.30 la nutrita carovana si muoverà per le vie principali del paese, per concludere il proprio percorso in Piazza della Repubblica dove, in un'atmosfera fatta di musica e colori, saranno premiati i vincitori e i partecipanti. Non mancheranno sbandieratori, animatori e gruppi musicali. Per informazioni www.comune.martignano.le.it Martedì 16 febbraio a Martignano la morte te lu paulinu 201020 anni ca lu Paulinu more (a cura degli amici de lu Paulinu) Si rinnova martedì 16 febbraio 2010, ultimo dei giorni dedicati al Carnevale prima della Quaresima, il tradizionale appuntamento con la morte te lu Paulinu che chiude la XXV^ edizione del Carnevale della Grecìa Salentina e XXXI^ del Carnevale di Martignano. L'edizione 2010 è quella che festeggia i 20 anni di onorata carriera de lu Paulinu. Per l'occasione è stata pensata la pubblicazione “VI LASSU CARAMELLE, CUSÌ SUCATI TUTTI - Selezione di testamenti de lu Paulinu” che costituisce un sunto delle edizioni trascorse, curata da Antonio Apostolo, in collaborazione con l'Associazione Salento Griko e la prefazione di Eugenio Imbriani, edita da “Paulinu edizioni”. Lo spettacolo teatrale della sera si aprirà con un omaggio a Troisi con la proposizione delle scene del dialogo con Dio e l'Annunciazione, calate nel canovaccio semiserio de “Lu Paulinu”. Ma tanti saranno, come al solito, i riferimenti a fatti, temi e persone, pubbliche e private: da Berlusconi a Marrazzo, dalle speculazioni sull'influenza aviaria alla mucca pazza, dalle vicende politiche locali a quelle nazionali, dal tema dell'ambiente a Martignano fino a Copenaghen… e tanto altro ancora. La Morte de lu Paulinu condensa lo spirito del Carnevale e lo espia in un rito di trapasso dall'opulenza alla penitenza ed al raccoglimento spirituale. Ma quanta allegria, quanta ironia, nella morte de lu Paulinu; rivivono le atmosfere delle feste medievali di "Inversione" dei ruoli sociali quando ai contadini era concesso dire tutto ciò che pensavano dei loro padroni; e delle feste romane denominate "Pasquinate", quando sulla statua di Pasquino (dal nome di un sarto o forse di un barbiere che parlava male dei papi e cardinali) venivano affissi biglietti di invettiva contro i potenti e i clericali. Rivive con lu Paulinu la pratica, lontana, medievale presente nelle composizioni satiriche che venivano recitate e cantate in occasione delle feste più importanti del calendario, in particolare carnevale, che è quella dei testamenti di animali, in particolare maiali e asini, ma anche lupi o tacchini, che preludono all'uccisione sacrificale o più semplicemente alla morte degli animali che rappresentano il Carnevale giunto al limite dei suoi giorni mentre incombe la Quaresima. Allo stesso modo "la Morte te lu Paulinu" è rappresentata con un momento di improvvisata teatralità, che vede nell'estro, nella fantasia e nella genialità di attori locali il sale dell'evento. Lo spettacolo si basa su una tragicomica commedia da cui gli attori traggono spunto per sberleffare personaggi e fatti locali e non solo. Impassibile assiste al suo rito funebre Lu Paulinu che ascolta i pianti ed i lamenti della moglie Nina e di altri improbabili personaggi della comunità martignanese. Lo spettacolo ha luogo dopo il corteo funebre per le vie del paese, accompagnato da una sconquassata banda musicale; durante il corteo la salma si ferma nelle case delle persone più in vista del paese le quali offrono del vino o del cibo. La serata si conclude con il rogo del fantoccio che raffigura "lu Paulinu" e la collocazione della “Quaremma”, fantoccio tipico del costume popolare simbolo dell'inizio della Quaresima dopo l'opulenza dei giorni di Carnevale. Il tutto è allietato da musica e dalla degustazione di vino e prodotti tipici. La manifestazione è organizzata da un instancabile gruppo di persone che, mosse dalla passione comune per il teatro comico e per la valorizzazione delle tradizioni locali, si prodiga per rendere l'evento, nella sua semplicità e veracità, uno degli appuntamenti più interessanti ed originali del calendario carnevalesco del Salento. Grazie al loro lavoro, come ci dice Luigi Calò, tra gli interpreti e organizzatori dell'evento, “La morte de lu Paulinu” riscuote ogni anno un successo sempre maggiore di pubblico. Collaborano con loro l'Associazione Turistica Culturale Salento Griko, con il Parco Turistico culturale Palmieri ed il Comune di Martignano. Programma generale - Morte de lu PaulinuLa Nina Sconza, lu cumpare N'toni, la cummare Licchia, l'angilu Giocondu, lu ziu Peppinu, la papara, la ciuccia e li parenti tutti s'hannu bbinchiati ca mò su 20 anni ca lu Paulinu moreNon c'è medicina, non c'è cura, non c'è duttore ca lu pò salvare. N'torna s'ha mbrugghiatu mienzu allu pilu. E quando nu pilu te resta sulla lingua o lu sputi e te llìbberi o… mori! PROGRAMMA
Ultima modifica del 03/03/2011 (13:49) Area di StampaFortune Cookie...Donna adorna, tardi esce e tardi torna. |
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