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San CataldoLasciate le marine di Melendugno (S.Andrea, Roca Vecchia e San Foca) proseguiamo lungo la litoranea verso San Cataldo. La strada attraversa il bosco delle Cesine, un'area naturalistica protetta di enorme interesse ambientale. Dopo le bonifiche effettuate alle aree costiere nei primi decenni del secolo scorso, le Cesine sono l'unica area rimasta della grande macchia che si stendeva lungo la costa sino a Brindisi. San Cataldo è la spiaggia dei Leccesi per definizione. È collegata al capoluogo da una via dritta come un fuso che si chiama, appunto, "via del mare". La cittadina, di origini romane, era importante porto per la Grecia. Di quello storico periodo è ancora visibile, nella sabbia del lido, il Molo di Adriano, muto testimone di secoli di storia. Numeroso sono gli "stabilimenti balneari" che offrono i loro servizi ai turisti approfittando del lunghissimo arenile; i parcheggi sono numerosi e, eccezionalmente, non a pagamento, lungo tutte le strade principali. A San Cataldo è possibile mangiare, soggiornare e divertirsi per tutti i mesi estivi. Documento creato il 08/10/2005 (17:10)Ultima modifica del 11/03/2011 (18:02)
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