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Dal 19 dicembre 2004 al 13 marzo 2005La creazione di modelli di paesaggi fantastici, fotografati ed elaborati, danno vita alle spiazzanti "Fotosculture" di Roberto Mineo in mostra a Villa Remmert - Cirie' - dal 19 dicembre 2004 - 13 marzo 2005 Al secondo piano di Villa Remmert a Ciriè viene ospitata, dal 19 dicembre al 13 marzo 2005, in concomitanza con la mostra "Geishe e Samurai. Amore e guerra nell'antico Giappone", viene presentata una mostra del fotografo milanese Roberto Mineo, dal titolo Spaesaggismo: una serie di opere che spaziano dal 1990 sino a oggi in un dialogo continuo tra scultura e fotografia. Mineo, infatti, realizza modelli di paesaggi fantastici descritti nei minimi dettagli che successivamente fotografa, creando così immagini del tutto stranianti. Non a caso la mostra prende spunto da una riflessione di Jean Cocteau che attraverso il termine "spaesaggismo" aveva identificato quegli artisti che delegittimano la nostra visione applicando un processo di perenne spiazzamento. La mostra, che rimane aperta sino al 13 marzo, è curata da Vincenzo Sanfo in collaborazione con il Centro Italiano per le Arti e la Cultura e vuole continuare quella tradizione di promozione della fotografia con la quale il polo culturale di Villa Remmert aveva iniziato il suo lavoro. Osservando i lavori di Mineo non sappiamo mai bene cosa stiamo osservando nè riusciamo a scoprire con esattezza dove ci troviamo. In mostra è esposta una serie d'immagini fotografiche che si rifanno ad un universo verosimile ma mai vero come accade in Alien, un omaggio a Ridley Scott, dove la mano misteriosa di un alieno con quattro dita allungate raccoglie una fotocamera intesa come reperto archeologico. O in Il trasporto impossibile dove un camion per trasporti con la scritta DHL s'inerpica su una montagna misteriosa portando via addirittura un monumento neoclassico. In un'altra occasione, viene ricostruita una pompa di benzina americana degli anni Cinquanta creando un'atmosfera che potrebbe ricordare un dipinto di Edward Hopper. Nell'ambito di questa esposizione è emblematico Vie di fuga, omaggio ai labirinti borgesiani di Escher in tre dimensioni. Tra le fotosculture più recenti, va citata anche Alta tensione, opera stravagante che potrebbe essere ricollegata ad un ready made di Marcel Duchamp anche se le intenzioni, ovviamente, appaiono del tutto differenti. "Credo che il mio lavoro - sostiene l'artista - manifesti un'insoddisfazione profonda nei confronti della realtà e un desiderio di reinventarla con forme, colori e luci proprie mantenendo intatto il senso ludico". La mostra è accompagnata da una monografia in italiano e inglese edita da Silvana Editoriale con testi di Alberto Fiz e Roberto Mutti. INFORMAZIONI TECNICHE
Comunicato segnalato da: Centro italiano per le arti e la cultura Documento creato il 20/03/2005 (19:43)Ultima modifica del 20/03/2005 (19:43) Area di StampaFortune Cookie...Chi vuol ben parlare, deve considerare |
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Japigia di Paola Beatrice Arcano, Casarano (Lecce) Realizzazione siti Internet, Portali, Grafica computerizzata e servizi turistici. E' vietato il plagio, anche parziale, dei contenuti del sito. Per informazioni, contatti, suggerimenti: Contattateci! Copyright e info legge 62/01 - Privacy e Cookie Partita I.V.A 03471880752 - R.E.A. CCIAA Le/224124 |