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Dal 22 luglio al 26 agostoÈGrandeCinema 2006 Maestri del cinema italiano Da quest’anno a Parma gli spazi della Pilotta nelle sere estive non ospiteranno più solo i giganti della musica e della danza, ma anche quelli del cinema. S’inaugura infatti sabato 22 luglio la prima edizione della rassegna E'GrandeCinema, quest'anno dedicata a grandi classici del cinema italiano degli anni '60 e '70. La rassegna, che è organizzata dal Servizio Spettacolo – Ufficio Cinema del Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma, si svolgerà ogni sabato sera a Parma in Piazzale della Pace dal 22 luglio al 26 agosto con inizio proiezioni alle 21.30 e ingresso libero. Il pubblico potrà sedere o sdraiarsi liberamente sull'erba in una sorta di happening all'aperto per favorire un diverso modo di socializzare e di godersi le tiepide serate estive. Per i giovani sarà inoltre un'occasione unica per poter apprezzare classici che da decenni non vengono proposti nelle sale. L'iniziativa è resa possibile grazie al contributo e alla collaborazione di Enìa, che fornirà inoltre cuscini per il pubblico per rendere più gradevole la serata. S'inizia sabato 22 luglio con Amarcord di Federico Fellini (1973), film talmente celebre che poco si potrebbe aggiungere a quanto universalmente noto. "Amarcord", che in dialetto romagnolo significa "io mi ricordo", è il film in cui Fellini ricorda/reinventa la sua vita di ragazzo in una Rimini della prima metà degli anni Trenta. È un divertente e melanconico affresco dell'Italia fra le due guerre, dove il Fascismo e la Chiesa esercitavano il loro potere, influenzandone la cultura ed il costume. La storia di Titta, alter-ego del Fellini adolescente, e della sua famiglia si inserisce armoniosamente in un contesto di piccoli ritratti e di aneddoti legati ad un filo comune che li rende interdipendenti e dove affiora comunque la spensieratezza e la voglia di vivere propria dell'adolescenza e della gente romagnola. Le musiche sono di Nino Rota, soggetto e sceneggiatura dello stesso Fellini e di Tonino Guerra. Si prosegue sabato 29 luglio con Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti (1960), indiscusso capolavoro del cinema neorealista. Ispirato a uno dei racconti di Testori (che collabora alla sceneggiatura), il film narra la storia di una famiglia di contadini lucani che si trasferisce a Milano negli anni del boom economico e lì si disgrega, nonostante gli sforzi della vecchia madre per tenerla unita. Forte delle cadenze da romanzo di ampio respiro narrativo con ambizioni tragiche e risvolti decadentistici, il film trova nel melodramma e nell’esasperazione dei contrasti assoluti la realizzazione più compiuta dell’intera carriera cinematografica di Luchino Visconti. La scena di violenza dell'Idroscalo è una delle più note del cinema italiano, anche se il film passò per molti anni sotto le forche caudine della censura, delle denunce e dei tribunali. Sabato 5 agosto sarà la volta del Sorpasso di Dino Risi (1962), esempio di commedia all'italiana che in realtà è una taglientissima satira sociale dell’Italia degli anni '60. Road-movie ante litteram, è la storia dell’incontro casuale tra due opposti modelli umani (interpretati da Gassman e Trintignant) nella deserta Roma ferragostana dei primi anni '60: l’uno, un quarantenne vigoroso ma inconcludente e cialtrone, amante della guida sportiva e delle belle donne, incontra per caso l’altro, un giovane studente di legge rimasto in città per preparare gli esami. I due, sulla spinta dell'esuberanza e dell’invadenza del primo, intraprendono un viaggio in auto che li porterà verso mete occasionali sempre più distanti. Il percorso d’iniziazione alla vita per il più inesperto dei due, che riguarderà il distacco dai miti adolescenziali, l'amore e i rapporti sociali, si concluderà tragicamente durante un sorpasso avventato. Sabato 12 agosto toccherà a C'eravamo tanto amati di Ettore Scola (1974), ritratto lucido e partecipe di una generazione preda del vuoto che ha accompagnato il secondo dopoguerra. Il film narra attraverso gli anni la storia di tre amici partigiani che, conclusa la guerra, sono costretti a confrontarsi con una vita arida e con le sue false promesse, a dividersi per l'amore di una donna e a perdersi per strade diverse. Uno rimarrà legato alla sua identità popolare, arrangiandosi a vivere con lavori modesti ed instabili; l'altro diventerà, a scapito della propria integrità morale, un avvocato cinico ed arrivista; un altro ancora resterà imprigionato nell'illusione di una speranza, adeguandosi a sopravvivere come se mai nulla fosse cambiato dagli anni della gioventù. Il film, tra separazioni e incontri, racconta la vita di ognuno di loro dalla giovinezza degli anni '40 all'età adulta dei '70, con sguardo impietoso, ma commosso. Sabato 19 agosto sarà il turno di Matrimonio all'italiana di Vittorio De Sica (1964), ennesimo capitolo della fortunata partnership professionale Loren – Mastroianni all'interno del fortunato filone della commedia all’italiana. Nato dall'adattamento di una commedia di Eduardo De Filippo, il film narra la storia di Filumena Marturano che con uno stratagemma riesce, dopo esserne stata la mantenuta, a farsi sposare dal ricco amante. Il marito però, accortosi dell'inganno, fa annullare le nozze, senza sapere che la donna ha tre figli, dei quali uno è anche suo. Film amatissimo negli Stati Uniti, dove ottenne anche due candidature agli Oscar, forse perché ricalca molto da vicino (mettendoli amaramente alla berlina) stereotipi e clichés con cui gli italiani sono noti all'estero. Per l'ultimo appuntamento della rassegna, sabato 26 agosto, verrà proiettato Signore e signori di Pietro Germi (1965), altra pellicola dai toni e dalle movenze da commedia che in realtà rappresenta un’amarissima satira delle ipocrisie della provincia italiana degli anni '60. La trama segue tre storie di tradimenti in una bigotta cittadina veneta dove ognuno pensa ai fatti degli altri e l’infedeltà coniugale è la regola sottintesa, anche se il divorzio non c’è ancora e probabilmente non servirebbe a sanare cinismi e falsità dilaganti. Info:
Comunicato segnalato da: Barbara Pecchini Serv. Eventi e Mostre (Comune di Parma) Documento creato il 25/08/2006 (09:12)Ultima modifica del 25/08/2006 (09:12) Area di StampaFortune Cookie...E` difficile riconoscere un gatto nero in una stanza buia, soprattutto quando il gatto non c`è (proverbio cinese). |
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