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15 – 30 settembre 2006TORINO CONTEMPORANEA 2006 Festival delle arti performative III edizione 15 – 30 settembre 2006 Torino Biella Alessandria Ivrea Vercelli Novara Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi Marcel Proust Un nuovo modo di guardare e di guardarsi, una prospettiva diversa per aggirare le trappole della ripetitività: questo è lo spirito che anima gli artisti e le compagnie che anche quest’anno rinnovano il loro intento di esplorare attraverso il gesto teatrale, con la parola, la musica, la danza e la performance, i temi che da sempre agitano l’esistenza umana. Temi conosciuti ma che aprono una finestra sull’inconscio, domande antiche ma mai come adesso attuali: identità e differenza, la morte e la paura della vita, la fuga dalla realtà, l’amore, la perdita, la sacralità. Ogni sera un argomento e una modalità differente di interrogarsi e di cercare le risposte con diversi linguaggi: dal teatro alle installazioni, dalla danza alla video art, dalla musica alle arti performative, persino un percorso itinerante attraverso le strade dell’antico borgo dell’Isola di San Giulio (lago d’Orta). Ogni nuova esperienza coinvolge lo spettatore e lo spinge ad andare un po' più a fondo, sollecitandolo a guardare la realtà con occhi nuovi; a volte destabilizzato, più spesso complice, lo spettatore ha un ruolo attivo nella ricerca di una nuova metrica, di un linguaggio che gli corrisponda. Il festival Torino Contemporanea, ha origine dall’unione di nove compagnie che insieme hanno deciso di essere, riconoscersi, programmare, ospitare. Prende il via nelle Officine CAOS (15-17 settembre) con DIALETTICO, una serata dedicata alle differenze e alle possibili relazioni tra gli opposti. Stalker Teatro e Battello Ebbro in collaborazione con Portage, propongono segni ed elementi visivi e sonori che gli spettatori potranno attivamente ricomporre in base a punti di vista soggettivi. Il giorno seguente è la volta di DONTWORRY un faccia a faccia con la paura quotidiana in un ambiente artificiale fatto di suoni, visioni ed emozioni. Ad accompagnarci su questo terreno instabile un folto gruppo di artisti internazionali che con video, musica, animazione integrano le arti performative di Loss. A chiudere la prima tranche di spettacoli sarà SI LA MUERTE VIENE Y PREGUNTA POR MI…, un tentativo di esorcizzare la morte in un contesto come quello contemporaneo, dove i media vogliono convincerci che l’orrore e la violenza sono necessari e imprescindibili. La compagnia Servi di Scena Opus rt, con il contributo del teleracconto di Vanni Ciluffo e grazie a sax, chitarra, percussioni e alla voce di Peter Santos per Prekmurski Kavbojci cercherà di indagarne il senso, finendo poi per riabilitare la vita di cui il teatro non può essere che testimone. La settimana centrale del festival (20–24 settembre) ospita degli spettacoli sul territorio. Partendo da Biella, con il Mercato dei Sogni che illustra PRELUDIO ALLA FUGA, lo smascheramento del tentativo di nascondersi dietro a ruoli e a riti, per appannare la nostra capacità di sentire, nella disperata illusione di non soffrire. Concentrata invece sulle percezioni e sulle emozioni è la serata dal titolo INTIMACY ideata da Valdapozzo (omonima la sede – Alessandria) con enodegustazioni, installazione e… dulcis in fundo, lo spettacolo di danza del Gruppo Nanou, laddove i sensi sono protagonisti di un gioco amoroso e frammentario. Ed ancora i FRAMMENTI di storie aperte -come tante, come nessuna- sono i protagonisti della performance di danza a cura di Residui, in scena a Chiaverano (Ivrea); mentre Vercelli ospita PASSAGGI NOTTURNI, teatro musica e danza per tutta una notte (bianca) con il Teatro dell’Elcamo che rielabora il mito del Faust dove magia e arti oscure sono un fiume sotterrano che scorre sotto gli uomini ignari, dimentichi del significato della loro stessa presenza. Gli appuntamenti sul territorio si chiudono con il Teatro delle Selve che propone un percorso itinerante sull’Isola di San Giulio alla ricerca delle VOCI PERDUTE, alla scoperta delle anime nascoste dei grandi personaggi che hanno lasciato un segno in questo antico borgo: Nietzsche e la sua allieva Lou Salomè, il poeta Ragazzoni e la Regina Villa prigioniera. Scene, azioni, dialoghi e musiche che si snodano all’aperto e dentro gli ambienti portando lo spettatore a soffermarsi sulla reale consistenza del lago d’Orta e della sua storia che si riflette sulla superficie. Nell’ultima settimana di programmazione di Torino Contemporanea 2006 (28-30 settembre) L’Espace ospita ICONA, QUANDO LA LUCE BENEVOLA SI SPENSE a cura de Il Mutamento Zona Castalia e Il Barrito degli Angeli che, affiancati da musicisti e performers internazionali, tracciano un percorso alla scoperta dell’icona sacra, a metà strada tra illuminazione e ossessione, per scoprire la sua affinità con la poetica di alcuni artisti contemporanei quali Paul Klee e Lucio Fontana. CIÒ CHE RESTA, ideato da Senza Confini di Pelle, è invece un unico evento in cui musica, performance e installazione agiscono simbioticamente nella narrazione del dramma sociale, tra passato, presente e futuro. A chiudere questa terza edizione del Festival è IN BILICO, uno spettacolo a cura di Compagnia Sperimentale Drammatica e Mosaico Danza: un collage al femminile di voci, azioni, testi e movimenti inserito in un’installazione all’interno della quale il pubblico è invitato ad entrare e a partecipare nell’insieme di suggestioni che scoprono e mostrano la figura femminile in bilico. E quale migliore chiosa a questo festival di arti performative che ruota intorno all’essere umano in bilico tra diverse prospettive sfruttando la preziosa componente della multidisciplinarietà? Perché "il vero viaggio non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi" per vedere e scoprire infine che la forza non risiede nelle certezze e nelle verità, ma nel domandarsi continuamente, nel rimettersi in discussione. I giovani e talentuosi artisti invitati a questa terza edizione (ma prime fra tutte le compagnie che la organizzano) si mettono dunque in gioco ed esplorano le diverse possibilità artistiche per creare nuovi linguaggi e trovare nuove risposte alle domande di sempre. Informazioni:
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